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Visualizzazione dei post da ottobre, 2021

vi lascio un pò di me

eccomi qui oggi volevo parlarvi un pò di me quando ero piccola mi ricordo che io con mia mamma, mia sorella valentina e mio papà andavamo in montagna ero la bimba più felice del mondo mi sentivo in pace con me stessa come ora o quando sempre io con mia mamma, valentina e mio papà andavamo all'orto eravamo felicissimi mi mancano quei momenti in cui con poco ero la bimba più felice del mondo mi manca il rapporto che avevamo io e valentina mi sono ricordata adesso come ho iniziato ad avere paura: quando ero piccola andavo fortissimo in altalena ma sono seduta è mi sono fatta male e da lì in poi che ho avuto paura ho il terrore in corpo non è una cosa razionale non riesco a spiegarmela neanche a me stessa avere tutto questo odio verso me stessa non mi fa bene a me e così faccio star male le persone che amo e a cui voglio un mondo di bene ditemi come posso fare per smettere di odiarmi così tanto e cominciare ad amarmi ho bisogno del vostro aiuto da sola non credo

la sfida dell'eni di mattei al cartello monopolistico delle sette sorelle

eccomi qui oggi vi parlo di un articolo di sveva bertini su enrico mattei e le mie nove considerazioni LA SFIDA DELL'ENI DI MATTEI AL CARTELLO MONOPOLISTICO DELLE SETTE SORELLE enrico mattei designò “sette sorelle” i colossi anglo sassoni del mercato mondiale del greggio. nel secondo capitolo del dossier “mattei: l’epopea di un italiano” sveva bertini ci racconta come l’eni da lui guidata provò a sfidarne l’egemonia nei paesi produttori di petrolio del medio oriente. “sette sorelle” è una locuzione creata per indicare il cartello monopolistico attuato dalle sette maggiori compagnie petrolifere mondiali per controllare il mercato del petrolio, ed è proprio ad enrico mattei che deve essere attribuita la paternità di quest’espressione. fino alla prima guerra mondiale, anche grazie al fatto che l’area di maggior interesse petrolifero era quasi tutta sottoposta al dominio britannico, il monopolio del petrolio medio orientale era in gran parte in mano ad aziende britanniche, t

ho smontato la narrazione mainstream dell'articolo

eccomi qui oggi vi smonto l'articolo usando il metodo comunicativo di un articolo di money su claudio borghi e alberto bagnai e che coinvolge la lega e anche giorgetti nell'articolo felice bianchini dice che durante il congresso "euro, mercati e democrazia" claudio e alberto avrebbero ammesso la spaccatura all'interno del partito leghista SMONTARE LA NARRAZIONE: già il titolo dell'articolo di felice bianchini è fasullo perché nell'articolo non c'è scritto che claudio borghi e alberto bagnai abbiano detto che ci sono due leghe leggetevi questo breve pezzo dell'articolo: esistono due leghe. si era capito da tempo, ma all’interno del partito di salvini hanno sempre provato a negarlo. da quando la lega è entrata nel governo draghi, i malumori interni si sono fatti più forti. il duo borghi e bagnai (ex responsabile economico e deputato il primo, nuovo responsabile economico e senatore il secondo), durante la decima edizione del congresso eur

considerazioni notturne

eccomi qui oggi in piena notte vi lascio una riflessione sul panel "l'italia può farcela, benedetto ponti, cesare pozzi e alberto bagnai presentano il saggio 'lo strano caso italia' di luciano barra caracciolo" dellaltro ieri sera l'analisi di alberto bagnai e luciano barra caracciolo nel panel "l'italia può farcela, benedetto ponti, cesare pozzi e alberto bagnai presentano il saggio 'lo strano caso italia' di luciano barra caracciolo" esprimono due considerazioni che sono complementari ma sono passati dieci anni e gli argomenti relativi all'euro, all'assetto dell'unione europea, hai problemi della globalizzazione, al problema dell'informazione, alla costituzione del 1948 dei padri costituenti, ecc... voi avete già preso suppongo consapevolezza di questi temi ma oggi dobbiamo passare allo step successivo mi spiego questi dieci anni è stato il primo step e dopo dieci anni c'è un'altro step che durerà dieci anni

il mondo prima di keynes

eccomi qui oggi scrivo il venticinquesimo post del blog di goofynomics di alberto bagnai e le quattro considerazioni IL VENTICINQUESIMO POST SU GOOFYNOMICS DI ALBERTO BAGNAI IL MONDO PRIMA DI KEYNES smith è morto, keynes è morto, e anch’io non mi sento troppo bene. questo atteggiamento serpeggia in una parte della professione e dei commentatori. uno schieramento trasversale, che parte dalla “destra” e arriva, purtroppissimo, alla “sinistra” (di destra, di centro e di sinistra). unanimi e concordi nel dire che sì, va bene, però il mondo è cambiato, e nel neomondo nel quale stiamo vivendo, nel quale spadroneggia il neoliberismo, le politiche keynesiane non sono più adeguate, quando addirittura non sono loro la causa degli orrendi mali che ci affliggono. quest’ultima conclusione viene tratta soprattutto da quelli che, come http://goofynomics.blogspot.com/2011/11/keynes-vs-tabellini.html tabellini, vedono la causa della crisi nel debito pubblico (anziché, come de grauwe, e come

tafazzi vs vocke: l'euro fra omodossia e realtà

eccomi qui oggi scrivo il ventiquattresimo post del blog di goofynomics di alberto bagnai, il pdf su crisi finanziaria e governo dell'economia e le mie quattro considerazioni sul medesimo IL VENTIQUATTRESIMO POST SU GOOFYNOMICS DI ALBERTO BAGNAI TAFAZZI VS VOCKE: L'EURO FRA OMODOSSIA E REALTÀ carissimi, mi spiace affastellare post, ma sarei scortese se non segnalassi proprio a voi che è uscito su "Costituzionalismo.it" un lavoro del quale vi avevo parlato: tafazzi vs vocke (con un titolo un po' più istituzionale). chi è vocke lo sapete tutti. tafazzi è invece un geniale e visionario statista italiano del XX secolo, uno dei padri nobili della sinistra per bene. https://www.youtube.com/watch?v=UvzPE-EdmHg lo trovate immortalato in questo raro filmato (notate l'uso del braccio sinistro, perché tafazzi, ripeto, è di sinistra: sia della sinistra di destra, che, ahimè, di quella di sinistra, come ho appreso oggi da un mio carissimo e insostituibile collabo

la bilancia dei pagamenti, questa sconosciuta

eccomi qui oggi scrivo il ventitreesimo post del blog di goofynomics di alberto bagnai e le due considerazioni IL VENTITREESIMO POST SU GOOFYNOMICS DI ALBERTO BAGNAI LA BILANCIA DEI PAGAMENTI, QUESTA SCONOSCIUTA un http://goofynomics.blogspot.com/2012/01/quod-erat-demonstrandum-2.html?showComment=1326222455711#c1466890439236576728 lettore attento mi segnala questo http://www.lemonde.fr/idees/article/2011/12/23/pour-un-demontage-concerte-de-l-euro_1622307_3232.html appello comparso su le monde, e sollecita un mio parere. mi sembra giusto portarlo alla vostra attenzione. a me il documento pare corretto nell'analisi (gli squilibri esterni come causa della crisi) e nella proposta. del resto, sono esattamente le stesse analisi e la stessa proposta (gestire, anziché subire, l'uscita dall'euro) che ho fatto ad agosto. e quindi, nella misura in cui i tempi che viviamo ci consentono di essere d'accordo con noi stessi, non posso che trovare sensate le parole dei collegh

tobin e sarkò: le affinità elettorali

eccomi qui oggi scrivo il ventiduesimo post del blog di goofynomics di alberto bagnai e le mie quattro considerazioni IL VENTIDUESIMO POST SU GOOFYNOMICS DI ALBERTO BAGNAI TOBIN E SARKÒ: LE AFFINITÀ ELETTORALI mi chiama ieri radio popolare per chiedermi come vedo il fatto che sarkò si è pronunciato con tanto vigore a favore della tobin tax. per chi si fosse messo in ascolto in questo momento, sarkò è un politico di "destra", e la tobin tax una misura politica di "sinistra" (una tassa sulle transazioni finanziarie internazionali che dovrebbe scoraggiare i movimenti puramente speculativi: roba da lettore di le monde diplomatique, non proprio da sarkò). da qui la giusta perplessità dei redattori della radio. la notizia è pessima: quando i politici sono d'accordo (pare che la merkel lo sia, quindi...) su una misura sulla quale gli economisti sono divisi, c'è ovviamente puzza di demagogia e i problemi sono dietro l'angolo ( http://goofynomics.blogsp

quod erat demonstrandum (2)

eccomi qui oggi scrivo il ventunesimo post del blog di goofynomics di alberto bagnai IL VENTUNESIMO POST SU GOOFYNOMICS DI ALBERTO BAGNAI QUOD ERAT DEMONSTRANDUM (2) due giorni dopo http://goofynomics.blogspot.com/2012/01/la-crisi-la-svendita-e-mi-cuggino.html il post sulla svendita, nel quale fornivo la mia interpretazione della "political economy" di austerità e svalutazione interna, preconizzando tempi cupi per unicredit (e per tutte le aziende italiane di un qualche interesse), capita che repubblica ci informi che a seguito di un aumento di capitale richiesto dall'eba, http://www.repubblica.it/economia/finanza/2012/01/09/news/l_aumento_monstre_mette_a_rischio_il_controllo-27801521/?ref=HREC1-12 ci sono forti rischi che il controllo del più importante gruppo bancario italiano passi in mani estere. coincidenze. dedicato a roberto, che voleva una risposta da me (gliela stanno dando i mercati), a grecale, che mi vede rancoroso (e vuole iscriversi all'ig meta

la crisi, la svendita, e mi’ cuggino: riflessione sull'art. 18

eccomi qui oggi scrivo il ventesimo post del blog di goofynomics di alberto bagnai e le mie otto considerazioni IL VENTESIMO POST SU GOOFYNOMICS DI ALBERTO BAGNAI LA CRISI, LA SVENDITA, E MI’ CUGINO: RIFLESSIONE SULL'ART. 18 (un lettore mi ha appena rimproverato http://goofynomics.blogspot.com/2011/11/i-compiti-casa-della-famiglia-nucleare.html una scemenza detta per non aver controllato una fonte. visto che la storia dell’euro è una storia di perseveranza nell’errore, mi adeguo alla linea del partito, e faccio un altro breve intervento basato su una fonte secondaria, che non posso controllare.) i saldi di fine stagione un lettore molto attento di questo blog (sono molto orgoglioso dei miei lettori!) mi indica che secondo emiliano brancaccio l’uscita dall’euro aprirebbe la strada alla svendita di imprese italiane a imprenditori esteri. l’italia, uscendo, svaluterebbe la “nuova lira” di circa il 20% rispetto al “nuovo marco” o al “neuro” (nord euro). per gli imprenditori